Paolo delle Monache

Paolo delle Monache (Roma 1969) ha studiato scultura all'Accademia di Belle Arti di Bologna. Il soggetto principale della sua ricerca artistica è l'immagine dell'uomo, dalla quale enuclea un frammento particolare - visi, membra o arti che siano - capace di trasformarsi in una totalità che ingloba, oltre l'immagine, l'essenza e l'aspirazione umana a completarsi. Una specie compenetrata di inno all'amore, di mito aristofaneo che sopravvive alla voracità del tempo che strugge - prima di distruggere - un insieme sempre parziale e mai compiuto.

Paolo Delle MonacheTeste di severe veglianti - raffiguranti Mnemosine, madre mitologica delle muse e personificazione della memoria - realizzate in vetroresina o bronzo e ricoperte di tessuto, jeans o velluti abbinati ai vari cromatismi.

Delicati visi di donna carichi di ricordi che, assopiti gorgonicamente, attendono di essere richiamati alla vita; raffigurazioni, come negli esemplari variopinti di Dafne datati 2000 - completati grazie all'inserimento calibrato dei tessuti - in cui l'assenza del corpo crea un effetto di stupefacente equilibrio e sintesi lineare.

Paolo Delle Monache - il cher

Corpi inesistenti e volti visibili che si reggono col mento sul pugno, posto a sua volta sul braccio e questo su un'unica gamba e un piede: schema d'effetto spaziale, che fa presupporre l'esistenza di un corpo frammentato che in realtà è svanito, svaporato, svuotato.

Così il singolare soggetto, a doppia triangolazione, di Zenit (1996) in cui la testa dal corpo annullato poggia su entrambi i pugni, braccia e gambe. La figura dormiente di Tramonto, col capo reclinato sul braccio e questo sulle ginocchia.

E, ancora, Alba, dove una testa spunta tra braccia orizzontali, lasciando presupporre la presenza di un corpo sotterraneo a noi invisibile.

Nel 1993 Paolo delle Monache si è aggiudicato il primo premio di scultura "H. C. Andersen" dell'Accademia Nazionale di San Luca a Roma.

www.paolodellemonachescultore.com